“Perché nel momento del bisogno ha accolto il CdG senza pregiudizi mettendo a disposizione alcune aule e la Chiesa del Cremona e poi negli anni ha poi approfondito questa conoscenza, apprezzando il Comune dei Giovani, coinvolgendolo in alcune attività e offrendo la sua completa collaborazione”.
“Con le sue riflessioni sulle Opere di don Didimo Mantiero ha fatto riscoprire la ricchezza del progetto educativo di don Didimo Mantiero, la forza del suo carisma, l’importanza della preghiera vissuta nell’esperienza de La Dieci, la scuola di vita del Comune dei Giovani, il ruolo peculiare del confronto continuo tra generazioni diverse e la consapevolezza che in questo movimento si può essere discepoli ed educatori allo stesso tempo”.
“Con lui un legame di forte amicizia fondato su una vicendevole benevolenza ed un interesse schietto e spontaneo. La sua disponibilità a seguire il Comune negli incontri è per i giovani fonte di gioia e promessa di arricchimento personale”.
“Una donna molto impegnata a favore dei diritti naturali dell’uomo, la difesa della vita e la promozione della famiglia”. Il suo esempio “insegna che in una democrazia non possiamo imporre, ma abbiamo il diritto e il dovere di proporre le nostre ragioni, provando a convincere gli altri”.
“L\’arte dona la felicità; quando è bella è lo splendore della Verità”. Tutti i giovani ricordano la sua continua esortazione a rimanere nella luce di Cristo, a migliorarsi: “L’uomo non può lasciare i gradini più alti o più bassi, deve salire gradino su gradino, in intelligenza, in virtù, in forza. Bisogna sempre superare se stessi”.