Una particolare attenzione è stata data da papa Benedetto XVI e da papa Francesco all’evangelizzazione come occasione per aumentare la nostra fede.
EVANGELIZZAZIONE
«Non si è cristiani ‘a tempo’»
L’invito a tenere “lo sguardo fisso su Gesù Cristo” e la spinta all’evangelizzazione Una particolare attenzione è stata data da entrambi i pontefici all’evangelizzazione come occasione per aumentare la nostra fede.
Benedetto XVI ha ricordato che è l’amore di Cristo che colma i nostri cuori e ci spinge ad evangelizzare. La fede, infatti, cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia. Papa Francesco ha invitato in più occasioni i fedeli ad evangelizzare: “è questa la missione della Chiesa, aprire le porte del cuore, della vita, delle parrocchie, dei movimenti, delle associazioni, ed uscire incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sempre! E questo con amore e con la tenerezza di Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi è Dio che li guida e rende feconda ogni nostra azione”.
Per fare ciò bisogna partire dalla contemplazione della Signoria di Cristo, per avere da Lui la forza di portare e testimoniare il Vangelo nella vita di ogni giorno e che per ascoltare il Signore bisogna imparare a contemplarlo, a percepire la sua presenza costante nella nostra vita; bisogna fermarsi a dialogare con Lui, dargli spazio con la preghiera.
Anche il suo predecessore suggerisce di tenere fisso lo sguardo su Gesù Cristo, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento: “la gioia dell’amore, la risposta al dramma della sofferenza e del dolore, la forza del perdono davanti all’offesa ricevuta e la vittoria della vita dinanzi al vuoto della morte, tutto trova compimento nel mistero della Sua Incarnazione, del Suo farsi uomo, del condividere con noi la debolezza umana per trasformarla con la potenza della sua Risurrezione. In Lui, morto e risorto per la nostra salvezza, trovano piena luce gli esempi di fede che hanno segnato questi duemila anni della nostra storia di salvezza.
Concludendo, vorrei fare mie le parole di papa Francesco: “In quest’Anno della fede chiediamoci se concretamente abbiamo fatto qualche passo per conoscere di più Cristo. Ma chiediamoci contemporaneamente quali passi stiamo facendo perché la fede orienti tutta la nostra esistenza. Non si è cristiani ‘a tempo’, soltanto in alcuni momenti, in alcune circostanze, in alcune scelte. Non si può essere cristiani così, si è cristiani in ogni momento! Totalmente! La verità di Cristo, che lo Spirito Santo ci insegna e ci dona, interessa per sempre e totalmente la nostra vita quotidiana. Invochiamolo più spesso, perché ci guidi sulla strada dei discepoli di Cristo. Invochiamolo tutti i giorni. Vi faccio questa proposta: invochiamo tutti i giorni lo Spirito Santo, così lo Spirito Santo ci avvicinerà a Gesù Cristo”.
Antonio Artuso