Ho visto il sonno della ragione, e si celebrava un matrimonio fra cani
CARO AMICO, TI SCRIVO
Ho visto il sonno della ragione, e si celebrava un matrimonio fra cani
Caro Direttore,
qualche settimana fa mi trovavo ad una delle tante sagre paesane estive che si tengono nelle nostre zone. Mi aggiravo in mezzo alla folla quando ad un tratto lo speaker ha annunciato che di lì a poco si sarebbe tenuto un evento imperdibile, dal titolo “Un matrimonio a quattro zampe”. Essendo che il programma prevedeva anche un seguitissimo “Palio dei mussi” – che con quello di Siena ha in comune solo il nome, perché i destrieri anziché nitrire ragliano e lo sprint ai canapi non è certo folgorante – ho pensato che fosse una baraccata legata a questa corsa con gli asini. Invece no. Magari.
Ad un certo punto ha preso la parola una signora che – emozionata – ha spiegato di voler celebrare l’unione della sua cagnetta con un altro cane sotto un apposito baldacchino allestito in mezzo alla pista preparata per i “mussi” con tanto di veli bianchi e composizioni di fiori.
Dopo un’introduzione durante la quale la voce della signora si è rotta per l’emozione almeno un paio di volte, è entrato il cane maschio (non lo chiamo “sposo”, come ha fatto per tutto il tempo la signora, per quel po’ di rispetto che ho ancora della realtà e del significato delle parole) accompagnato con musica di sottofondo e fotografi. Giunto il turno della cagnetta, ecco scendere un trattorino che trainava un carretto allestito a nozze. Potevano mancare gli invitati? Ci mancherebbe altro. Ecco pronto lo stuolo di cani con relativi padroni a fare da codazzo in questa rappresentazione in cui veniva da chiedersi dove fossero nascoste le telecamere di Scherzi a parte.
Dopo alcune note di folklore (“Si guardano negli occhi e sono emozionati”), dopo la domanda di rito (“Vuoi tu prendere Billy come tuo sposo?”) e la risposta di rito (“Bau”), i due cani sono stati dichiarati “marito” e “moglie”.
A coronare il tutto, la chiosa della suddetta signora: “Come vedete non sono servite tante cerimonie, perché gli animali hanno dentro l’amore eterno che dura davvero per sempre”. Col timore di che cosa sarebbe potuto succedere nel dopo cerimonia, ho preferito andarmene. Mi scusi lo sfogo, dovevo dirlo a qualcuno per metabolizzare il trauma.
Lettera firmata Stia tranquillo, siamo con lei. Era evidentemente uno spettacolo organizzato da un incrocio tra un Collie e uno Spinone, un Collione.
Il direttore