Chi sei tu?
Magari un attore, un politico, uno studente, un lavoratore, un operaio, un notaio, un avvocato, un ragazzo, un calciatore, un pallavolista… Ma dire questo non basta.
Chi sei tu?
Chi sei tu?
Magari un attore, un politico, uno studente, un lavoratore, un operaio, un notaio, un avvocato, un ragazzo, un calciatore, un pallavolista… Ma dire questo non basta.
Chi sei tu?
Nessuno sa rispondere in maniera completa a questa domanda, ma i maggiori pensatori e filosofi della storia dell\’umanità si interrogano da sempre su questo quesito.
Un pensiero che ormai ha influenzato le correnti di pensiero del XXI secolo vuole che l\’uomo non sia \”uno\” ma che sia l\’insieme di più caratteri, pensieri, virtù, vizi.
In pratica ogni uomo è l\’insieme di più uomini che convivono dentro un\’unica persona (c\’è il Mario Rossi papà, c\’è il Mario Rossi amico, c\’è il Mario Rossi lavoratore, il Mario Rossi calciatore…un po\’ come Action Man insomma).
Pirandello scrive \”Uno, nessuno e centomila\” proprio pensando a questa molteplicità di più uomini dentro uno stesso individuo. L\’uomo è uno in quanto singolo, centomila perché racchiude in sé centomila diversi individui e nessuno, perché…
Perché?!
E qui viene il difficile.
Nessuno.
A chi mai piacerebbe pensare \”non sono nessuno\”? Proprio a nessuno. (scusate il gioco di parole)
Se in me ci sono centomila persone diverse, io sono solo un raccoglitore, un album di personalità differenti…
Io sono nessuno.
Sono solo un contenitore. Io non faccio altro che far coesistere più \”me\” dentro il mio corpo, senza sembrare un folle, cercando di non apparire una persona ipocrita.
…ma tu sei un UNO, un nessuno o tutt\’e due?
È un ragionamento molto complicato da capire e ormai noi siamo così abituati a noi stessi, che ci viene naturale tirar fuori la personalità giusta al momento giusto.
Ragionando come Pirandello, potremo paragonare l\’essere umano a una cipolla: più ti spingi a togliere i suoi diecimila strati (le diverse persone che lo compongono) , più ti addentri per conoscere meglio l\’uomo e più continui a trovare altri strati da togliere.
Fino ad arrivare a niente.
Non un nocciolo, non un qualcosa per cui dire \”C\’è qualcosa di certo dentro ogni essere umano.\”.
Ma questa filosofia è realistica?
Bisognerebbe analizzare tutte le persone del mondo per rispondere. Ma basta pensare a un\’immagine tra tante, come quella di una madre che guarda suo figlio dormire e lo bacia su una guancia, per capire che un nocciolo di luce, di verità e di bellezza esiste in ognuno, aldilà dei ruoli svolti, delle personalità che racchiudono gli uomini, aldilà delle gabbie costruite per poter ammaestrare meglio l\’umanità.
Non esiste nessun uomo e nessuna donna che non abbia un frammento di Bellezza nella sua anima, non esistono individui brutti senza neanche un granello di vera bellezza racchiusa nel loro cuore.
Quel granello di Bellezza è la loro fame di felicità. La bruttezza totale negli uomini non esiste perché nessuno cerca la totale infelicità.
Quando vediamo qualcuno che fa il bene, che ama, che si sente appagato da quello che fa e lo vediamo con un\’anima carica di luce esplosiva, non ci poniamo mai il pensiero che magari stia solo svolgendo un ruolo o che uno di quei centomila ha preso il sopravvento sugli altri, ma pensiamo alla felicità di un\’anima che vive quello per cui è stata creata.
Chi mai potrebbe pensare che un essere umano di qualsiasi razza o religione possa vivere senza riconoscere dentro di sé un granello di polvere che gli faccia pensare \”qual è il mio compito qui?\” e quale uomo potebbe definirlo con una certezza assoluta?
Bé… benvenuto negli antri più segreti della natura umana.
Ecco perché non sei un \”nessuno\”. Tu sei un \”uno\” che racchiude dentro di sé i centomila, ma non un nessuno.
Trova il motivo per cui sei stato creato.
Tu non sei una cipolla. Hai un nocciolo. Sei una pesca.
di Battaglia Paolo