Sabato 17 settembre Bassano ha ospitato il primo di quella che si spera sarà una lunga serie di incontri. Su proposta di padre Maurizio Botta diverse “minoranze creative”, come le avrebbe chiamate Benedetto XVI, si sono riunite con l’unico obiettivo di creare una rete, di guardarsi in faccia tra persone che parlano la stessa lingua e camminano verso una stessa direzione, quella di Cristo. Nella sua esperienza di sacerdote, padre Maurizio ha avuto modo di viaggiare in giro per l’Italia e fare una serie di incontri che lo hanno commosso, al punto da proporre un evento di questo tipo, che si è sposato alla perfezione con la ricorrenza del 60° anniversario del Comune dei Giovani, motivo per il quale questa prima edizione si è tenuta a Bassano.
E così la compagnia dei Tipi loschi di San Benedetto del Tronto, i ragazzi dell’Hope Club di Biella, i ragazzi di Familiris Consortio di Reggio Emilia, don Pietro Cesena da Piacenza, i ragazzi dell’ oratorio di don Enrico Griffa da Venaria, Andrea e Franziska da Bologna hanno dato vita a una giornata che per tanti sarà indimenticabile, a partire dalla catechesi di padre Maurizio fino a una chiusura in pieno stile Comune dei Giovani: una grande cena in compagnia con buon cibo, buon vino, e una cantata fino a notte fonda.
Da questo incontro nascerà un luogo di scambio di materiale educativo, nonché una rete di rapporti tra persone e realtà che a questa chiamata hanno voluto rispondere presente. Obiettivo che, davvero, sembra centrato.