\”Cosa si nasconde sotto questo piano preciso, evidente, quasi pianificato a tavolino, per cancellare la struttura propria della famiglia con padre-madre e figli dalla società civile, in nome di diritti civili fondati non sul bene oggettivo dell’unione in sé, ma sul tornaconto personale, egoisticamente scelto solo in base ad un personale vantaggio, quasi un capriccio esistenziale, sessuale, egoistico?
Cosa c’è sotto lo slogan della presunta mancanza di riconoscimento di diritti civili, a persone che già sono soggetti di diritto, riconosciuti da leggi e normative, ma che intendono stravolgere, anche legislativamente, quella che da sempre è un’unione naturale e normale tra uomo e donna?
Credo si voglia colpire la famiglia anche per il suo ruolo educativo nei confronti della religione, della Chiesa, di Dio.
Sia pure per analogia culturale e spirituale pensiamo all’episodio narrato nel Vangelo in cui il dodicenne Gesù di Nazareth viene trovato nel tempio a discutere con i Dottori della Legge mentre “il padre e la madre, angosciati, lo cercavano”.
La risposta di Gesù è impressionante: io mi trovo proprio là dove dovrei essere, nella casa del Padre, di mio Padre.
Ecco forse dove sta la questione.
Togliete, allontanate, staccate i figli, i bambini, i ragazzi dalla casa del padre e della madre, luogo naturale di accoglienza, crescita e sviluppo, ed essi saranno più facilmente preda di altri idoli, di altre ideologie, dove non c’è “ l’angoscia del padre e della madre che li cercano, li aspettano “ ma si offrono promesse e balocchi che nascondono ideologie e culture dove regnano l’agnosticismo, l’indifferenza, la noia.
E’ la famiglia di due persone, maschio e femmina, il luogo dove maggiormente si fa esperienza di valori quali il rispetto dei ruoli, la fedeltà, la libertà dentro il rispetto delle regole, della gioia e del dolore condivisi. La capacità generatrice della coppia, maschio e femmina, rende simili al Creatore.
In questo dibattito si assiste al lento predominio del “pensiero debole”, fluido, quello che non ha alcuna certezza stabile, in nessun campo, che è scettico verso tutto e che rende tutto relativo, il genere, l’io, la sessualità, l’identità, la natura stessa.
Una cultura inferiore sta prendendo il posto di quella in atto? Con quali conseguenze future? Sarà la fine di questa civiltà?
In buona parte stiamo assistendo di fatto ad un ulteriore forte tentativo di allontanare Dio dalla storia dell’uomo, di fargli dimenticare la religiosità propria della persona, di allontanarlo dalla Chiesa, quasi a voler scuotere le fondamenta del progetto che Dio ha sull’uomo, fin dall’inizio.
Lobbies potenti, sotto mentite spoglie di diritti civili, vogliono togliere l’uomo dal tempio, dove si discute di Dio e del destino umano, per addomesticarlo con falsi idoli.
E’ il momento di attivare una resistenza, culturale, di fede e soprattutto di preghiera, per tenere unito l’uomo al progetto di sé, che è solo in Dio, l’unico che può dirsi Padre, e l’unico di cui possiamo dirci tutti figli, fatti a Sua immagine e somiglianza.\”