Importantissimo successo per gli Juniores di mister Sartore contro la prima della classe!
Sabato 10 Novembre 2012, è una data che non può che segnare la svolta per i Juniores del Santa Croce. La partita di cartellino è contro il Sandrigo, una vera e propria schiacciasassi che fino a quel momento non aveva mai avuto pietà di nessuno.
Classifica alla mano i dati parlavano chiaro: otto vittorie su otto, 25 gol fatti e solamente due subiti. Ma la partita era molto semplice da preparare: si giocava in casa loro, nulla da perdere, tutto da guadagnare.
I nostri ragazzi venivano da un buon momento: sconfitta contro il Rossano, secondi in classifica, ma esprimendo un calcio pulito e pareggio, subito al 96°, sul campo del Marostica, terza in classifica, con un parziale di 2-2. La rabbia per la beffa subita era tanta e ancor più alta era la voglia di riscatto.
Ma il match, seppur facile da preparare, era tosto da affrontare. La squadra messa in campo da Mister Sartore deve fare i conti con la squalifica del pilastro della difesa, Alberto Minato.
Comincia molto bene il Santa croce, che con un gioco palla a terra domina i primi dieci minuti creando anche qualche palla gol. Poi la reazione della squadra di casa che a metà del primo tempo, sugli sviluppi di un calcio d\’angolo, trova la via del gol con un colpo di testa ben indirizzato.
Il momento è difficile e la reazione è dura. Il Sandrigo è un avversario superiore fisicamente e i pericoli più grossi dalle parti del portiere Fabio Alberton arrivano ancora da calcio piazzato. La squadra non ci sta. Alberto Moletta prende in mano le chiavi del centrocampo iniziando a giocare quella che sarà una delle migliori partite da lui giocata fino ad ora. Ma la svolta arriva sul finire di tempo. Mauro Dorigo lancia lungo dalla difesa, il portiere abbozza all\’uscita, ma quando sta per tornare indietro è ormai troppo tardi. Il pallone passatogli di testa dal difensore è già preda di Nicola Angelini che di rapina e di mestiere infila a porta vuota per l\’1 a 1.
Il secondo tempo si apre come il primo. Fraseggi e buoni scambi, agevolati da un centrocampo in ottima condizione fisica e tecnica. Ed è proprio a dieci minuti dall\’inizio del secondo tempo che il Santa Croce colpisce ancora: punizione laterale del centrocampista Alberto Vivian, portiere che esce nella terra di nessuno e Alberto Moletta che incorna. Sembra il colpo di testa decisivo ma un giocatore avversario para letteralmente il pallone sulla linea. L\’arbitro è a pochi passi e vede tutto: rigore ed espulsione. Sul dischetto va Mauro Dorigo che non sbaglia. Gioia in campo e in panchina. L\’atmosfera percepita è quella di un\’impresa che può diventare possibile. Basta gestirla e non c\’è di meglio che farlo con un uomo in più, ma allo stesso tempo bisogna chiuderla, per evitare la beffa subita il sabato precedente. Ed è proprio quello che succede. Il Santa Croce guadagna punizioni importanti, il tempo passa, tempo guadagnato. Il mister decide di puntare tutto sulle ripartenze di Nicola Cavalli, senza il supporto di Nicola Angelini, uscito per tirare il fiato e giocare il giorno successivo con la Prima Squadra. Ed è proprio \”Cava\” ad andare a segno: percussione sulla destra, entra in area di rigore e subisce un intervento dubbio da parte del difensore del Sandrigo. L\’arbitro però non fischia e lui si rialza con tutta la forza di volontà rimastagli e a botta sicura esplode un destro che va a finire sotto la traversa. Felicità alle stelle, tutta la panchina entra in campo per un esultanza che ha dell\’incredibile.
A 4 minuti dalla fine, però, il Sandrigo, accorcia le distanze. E\’ battaglia vera, si cominciano a vedere i primi palloni in tribuna sperando che l\’arbitro prima a poi fischi con l\’acqua alla gola e la tensione salita a mille. E proprio quando l\’arbitro mette mano al fischietto esplodono i festeggiamenti.
L\’impresa è riuscita.
Il Santa Croce ha vinto tre a due tra gli applausi. La festa è grandissima, sia in campo che dentro gli spogliatoi. Ringraziamo i ragazzi che ci hanno fatto vivere questa emozione e congratuliamoci con loro per quello che si spera sia l\’inizio di un ciclo vincente.
In bocca al lupo!