\”A volte mi chiedo perché faccio parte del Comune dei Giovani e mi interrogo sul modo in cui lo vivo. La mia mente spesso si ferma a pensare a che cosa mi sta dando e mi può dare il Comune dei Giovani, a come vivrei la mia vita senza.
Come può essere la vita di un qualunque altro giovane rispetto alla mia? Cos\’è per lui la fede?
È per questo che ho deciso di porre delle domande a due ragazzi, per vedere la differenza. Un iscritto al Comune dei Giovani che vive la nostra realtà (A) e un altro che non vive il Comune dei Giovani (B).
Questa intervista non dà di certo tutte le informazioni necessarie per fare un confronto paritario, ma personalmente mi ha dato degli ottimi spunti su cui riflettere. La condivido qui perchè penso possa essere interessante anche per altre persone oltre a me.\”
Anna Meneghetti
A) \”Domanda difficile. Forse 3 sono pochi. Ma posso dire che credo moltissimo nelle relazioni e nelle persone, nell\’ amore verso il prossimo fino alla sua forma più grande. Credo nella formazione e nella cultura, come base della persona umana in grado di pensare. Credo nella responsabilità che viene data ai giovani e nel mettersi in gioco, fonte inesauribile di crescita.”
B) “I tre valori più importanti nella mia vita sono la felicità, la libertà e l\’onore.”
A) “L\’amicizia è qualcosa di grandissimo. L\’amicizia è stare assieme, divertirsi, parlare del più e del meno, compagnia. Ma non è solo questo. L\’amicizia è confronto, aiuto, critica costruttiva. L\’amicizia è la condivisione di un percorso che tu scegli di fare con qualcuno. E che lui sceglie di fare con te, se ha a cuore il tuo destino. L\’amicizia è qualcosa che ti porta oltre, che ti fa capire che c\’è qualcosa di più.”
B) “Per me l\’amicizia ha un ruolo fondamentale nella vita di chiunque. Ti fa provare quella sensazione di benessere fisico-mentale che si prova quando si sta con determinate persone, gli amici. Dall\’amicizia possono derivare molte altre cose come l\’amore, la felicità e pure l\’odio. Tante volte quando si parla dei propri amici più stretti si parla di \”famiglia\” e secondo me questo è il punto chiave del discorso, l\’amicizia è un legame forte come un legame familiare, si differenzia solo per il fatto che non c\’è un rapporto di sangue, ma per me un legame d\’amicizia vero è pari a un legame tra fratelli.”
A) “Importantissimo. La famiglia costituisce la base primaria del tuo essere. Quello che siamo, ancor prima di incontrare amici, il mondo esterno, dei gruppi di persone, lo dobbiamo alla nostra famiglia. Non è la verità assoluta, ma avere una base solida, come l\’ho avuto io, ti permette di mettere in discussione le cose quando cresci, ma sempre con un punto di riferimento molto forte, che nel mio caso è stato capace di influenzare le mie scelte e comportamenti sempre in maniera vera e positiva.”
B) “Per me la famiglia è importante ma non necessaria. Sono sempre stato abituato fin da piccolo a dovermi arrangiare da solo, a pensare prima con la mia testa anziché chiedere aiuto e devo dire che ciò mi ha aiutato molto poiché ora sono molto autonomo e i miei genitori mi ammirano per questo. Ho un rapporto stupendo con la mia famiglia, ma poche sono le volte nelle quali confido loro qualcosa in quanto sono molto orgoglioso e tendo a pensare molto a risolvere un problema da solo.”
A) “Forse essere cristiani E\’ il senso. E\’ quel sapore in più che ti permette di vivere la vita più alla grande, in maniera più piena. E la chiave credo sia quella di riuscire a trasferire questo vedere più in là, credere che ci sia qualcosa di più, in tutte le cose che viviamo e facciamo. Ma per quanto ci viene trasmesso, vedere, capire e provare è frutto di una ricerca, di un percorso, di un appetito. Quell\’appetito che ci rende inquieti e non ci fa mai restare soddisfatti. Vado a messa perchè credo nella Chiesa come veicolo di Dio, con tutte le sue umane imperfezioni. Andare a messa è riconoscere la presenza viva e reale di Dio sulla terra, quel Dio che è pronto ad entrare in ognuno di noi.”
B) “Ho ricevuto tutti i sacramenti possibili per la mia età, battesimo, confessione, comunione, cresima e i miei hanno sempre provato a farmi avere le loro idee (credere in qualcosa che di sicuro c\’è) non sono cattolici perfetti, però qualche preghiera la dicono, io no. Ho cominciato a scolpire il mio pensiero da qualche anno, io penso che tutto quello che facciamo lo decidiamo noi e nessuno ha già programmato la nostra vita. La frase che descrive al meglio il mio pensiero è \”Io credo in me non in Dio\”. Con questo non ho niente contro chi crede o chi va in chiesa anzi, solo che la trovo una cosa inutile.”