Il Comune dei Giovani e Comunione e Liberazione, pur nelle loro specificità, sono due realtà vicine, come si sentivano affini i due fondatori, don Didimo Mantiero e don Luigi Giussani. In occasione del “doppio compleanno” che si festeggia a Bassano, è stata realizzata una mostra che è presente in questi giorni al Meeting di Rimini, il festival estivo di incontri, mostre, musica e spettacolo più visitato al mondo che ha aperto i battenti domenica.
Con le sue 700.000 visite di media ogni anno e il suo programma di mostre ed incontri – già nella giornata inaugurale c’è stato l’intervento del Presidente del Consiglio Mario Monti su “I giovani per la crescita” – questo evento è seguito dai maggiori media nazionali che quotidianamente trattano argomenti emersi durante i vari appuntamenti del Meeting.
Per questi motivi il Comitato dei Festeggiamenti presieduto da Giovanni Scalco, ha accettato l’invito a realizzare uno spazio espositivo sull’esperienza educativa di Don Didimo e sulle opere ad esso collegate nate negli anni.
Essere presenti all’interno di una manifestazione che, per visibilità e tematiche trattate, risulta la più importante nel panorama cattolico nazionale e non solo, è per la realtà bassanese motivo di grande orgoglio e un’opportunità unica per far conoscere il proprio metodo, attraverso il quale i giovani sono protagonisti della propria educazione.
Il titolo della mostra “Voglio fare di me un uno. L’esperienza educativa di Don Didimo Mantiero” nasce da una frase del prete nato a Novoledo, una frazione di Villaverla in provincia di Vicenza, 100 anni fa: “Non volli mai essere un ‘uno qualunque’, né adagiarmi in un quieto vivere che non rompe mai la regola, che non viene mai meno a quell’apparente rispetto che qualche volta rasenta il servilismo. Volevo fare di me un Uno”.
In un altro suo scritto, lo stesso sacerdote aggiungeva: “è vero, molta gente scrive e parla della gioventù, ma lo fa come se si trattasse di una cosa ora utile, ora fastidiosa, ora dannosa. E intanto la gioventù, quella vera che ci cresce intorno, non ha più dove posare la testa”. A partire da questa constatazione don Didimo fondò 50 anni fa a Bassano del Grappa, il Comune dei Giovani. Un’esperienza per i giovani dai 15 ai 30 anni, fatta per renderli capaci di vivere senza fratture e ribellioni nella sequenza degli adulti che li hanno preceduti, i quali vivono oggi una realtà più matura e compiuta nella Scuola di Cultura Cattolica.
Nell’anno in cui ricorrono anche i 100 anni dalla nascita di don Mantiero, la mostra vuole presentare al visitatore la figura di questo umile parroco veneto del Novecento, promotore di una costellazione di attività (La Dieci, la Scuola di Cultura Cattolica e il Comune dei Giovani, che combina al suo interno diverse realtà sportive, culturali e formative) il cui fine è fare di sé un Uno.