Sabato 5 e domenica 6 Gennaio, in val Tegnarich, si é svolto l\’annuale Ritiro del Comune dei Giovani.
Come sempre, nei primi giorni dell\’anno, il Comune dei Giovani comincia col botto! Stiamo parlando di uno degli avvenimenti più attesi e partecipati: il Ritiro degli iscritti! Due giorni tra neve, risate, buon cibo, riflessioni, musica e chi più ne ha più ne metta. Come sempre, c\’é stata una grande partecipazione: 85 persone tra iscritti e simpatizzanti.
Ma partiamo dall\’inizio. Siamo partiti alle 9.00 dal campo sportivo di S. Croce (anche se il ritrovo era alle 8, i ritardatari ci sono sempre) e non appena arrivati a Passo Cereda, vicino alla casa che ci avrebbe ospitati, la gente si è infilata la tuta da neve, nonostante ce ne fosse poca, in qualche modo ci si è divertiti con bob e slittini. Ci siamo diretti verso la casara, e dopo la messa celebrata da Don Paolo, c\’è stata la riflessione. Abbiamo ripreso il tema che ci ha accompagnati in questi due anni, \”Voglio fare di me un Uno\”, cercando di capire come realizzare noi stessi e renderci protagonisti della nostra vita nel quotidiano. Probabilmente sono pensieri e domande che non ci poniamo, ma che rappresentano un bisogno primario del nostro vivere. Una parola che ha segnato le nostre riflessioni è stata condivisione, e non c\’era termine migliore per descrivere quello che si è vissuto in quei due giorni.
La serata è poi continuata tra i giochi serali, con l\’alternarsi della musica delle chitarre e quella da discoteca dei nostri improvvisati dj. La mattinata seguente è servita per l\’ultima riflessione: il cinquantesimo è passato, assieme al 2012, e non sentiremo più parlare di festeggiamenti, ma non per questo mancheremo di dare il meglio di noi e lavorare duro. Finiti questi pensieri, purtroppo, ci si è resi conto che era quasi l\’ora di ripulire; il ritiro era al termine. Si tornava tutti a casa, al lavoro; tutto apparentemente uguale, ma con qualcosa in più: un ricordo indimenticabile, un\’esperienza nel cuore, un gradino in più nella lunga scala per diventare \”UNO\”.