Articolo su Il Giornale di Vicenza del 20 aprile 2005, sull\’amicizia che lega il nuovo papa Ratzinger alle Opere di don Didimo Mantiero
E nella pergamena volle il ritratto di San Benedetto
di Lucio Zonta
Il nuovo Papa è amico di Bassano: Joseph Ratzinger, tedesco, 78 anni, scelto ieri pomeriggio dai cardinali riuniti in conclave come nuovo successore di Pietro, ha lasciato ricordi e amicizie, nell\’ambito della Scuola di Cultura cattolica, che ancora palpitano nella città del Grappa.
Bassano, visitata due volte dal cardinale, è stata percorsa da un fremito d\’emozione alla nomia papale del card. Ratzinger, che ha scelto il nome di Benedetto XVI e che ha salutato la folla riunita in piazza S. Pietro, affermando di sentirsi un \”umile lavoratore della vigna del Signore\”.
La figura di San Benedetto è molto cara al pontefice: lo stesso Ratzinger volle che l\’immagine del santo fosse impressa, a fianco di quella di San Francesco, sulla pergamena che gli venne consegnata al Centro Giovanile il 16 ottobre del 1992, quando fu insignito del premio indetto dalla Scuola di Cultura cattolica, presieduta allora da Giovanni Scalco. Nella pergamena erano stati incisi i nomi di altri quattro santi: Agostino, Tommaso, Cirillo e Metodio.
\”Maestro incomparabile e guida sicura per la promozione della cultura cattolica nel fertile equilibrio di tradizione e rinnovamento\”: così stava scritto nella pergamena a motivazione del prestigioso riconoscimento.
Alla cerimonia, che si svolse di sabato, partecipò il ministro Bompiani. Il giorno successivo, alle 8, il cardinale Ratzinger celebrò la messa nella chiesa di San Francesco e poco dopo Giovanni Scalco lo accompagnò all\’aeroporto di Venezia.
La prima volta del nuovo Papa a Bassano fu però nell\’89 quando, a marzo, venne invitato, sempre dalla Scuola di Cultura cattolica, per sviluppare in una conferenza il tema: \”Cosa significa credere\”. L\’incontro si svolse nella chiesa di Santa Croce davanti a mille fedeli. C\’erano anche il vescovo di Vicenza, Pietro Nonis, e l\’arciprete Gianfranco Cavallon.
«Il cardinale Ratzinger – ricorda Giovanni Scalco – in quell\’occasione si fermò tre giorni a Bassano. Abbiamo trascorso momenti eccezionali. Siamo saliti anche a Rubbio, era l\’11 marzo e c\’era la neve. Il porporato fu costretto a cambiarsi le scarpe bagnate con un paio che gli prestammo noi. Abbiamo consumato il pranzo, a base di fagiano, e assaggiato la grappa nella malga comunale ancor oggi gestita dalla famiglia Guderzo. Abbiamo intonato i canti alpini. C\’era quel giorno pure il futuro sindaco Gianpaolo Bizzotto. Una sera il cardinale è stato anche a casa mia per incontrare i giovani. Joseph Ratzinger era in pratica un consigliere della nostra Scuola: gli domandavamo ogni indicazione al momento di decidere la figura da premiare».
Giovanni Scalco non ha mai perso i contatti con il cardinale tedesco: «Quando ha compiuto i 70 anni – ricorda l\’ex presidente della Scuola cattolica -, il cardinale Ratzinger ha invitato a Roma l\’avv. Sergio Martinelli, Vittorio Messori e me, con le rispettive consorti».
«Ho provato una grande gioia e una forte emozione – sottolinea Scalco – per la sua nomina a Papa. È un personaggio di profonda cultura e di grande umiltà, anche se non è timido. All\’apparenza pare un po\’ distaccato, ma la sua umanità e comprensione sono fuori dal comune. Non ha mai condannato nessuno. Ha grande impatto sui giovani, anche se l\’approccio è diverso rispetto a quello del Papa che l\’ha preceduto. Emana calore e affetto».
«Il nuovo Papa – racconta Scalco – aveva espresso il desiderio di tornare a Bassano per qualche giorno di relax. Gli piaceva venire qui. Ho avuto modo di parlargli abbastanza approfonditamente nel gennaio dello scorso anno, quando ci incontrammo in occasione della nomina a vescovo del suo segretario, mons. Clemens».
Giovanni Scalco è amico di vecchia data del nuovo Pontefice
«PER IL SUO COMPLEANNO GLI DONO SEMPRE ASPARAGI»
(l. z.) Chissà mai se Joseph Ratzinger assaggerà gli asparagi di Bassano anche con la veste di Papa. Sì, perché era diventata una consuetudine per gli amici della Scuola di Cultura cattolica, con Giovanni Scalco in testa, scendere a Roma ogni anno per portare in dono al porporato un bel mazzo del più noto prodotto della terra bassanese.
Il viaggio quest\’anno è saltato, almeno per il momento. Era infatti stato programmato per sabato scorso, giorno del settantottesimo compleanno del cardinale, ma il conclave era alle porte. Mons. Clemens, segretario del porporato, ha detto perciò agli amici bassanesi: «Aspettiamo». Era il minimo rinviare la puntata a Roma, perché l\’elezione del successore di Giovanni Paolo II era prossima.
È stato scelto dai cardinali racchiusi in conclave proprio Joseph Ratzinger, il cardinale tedesco che ben conosce Bassano e con il quale l\’ex presidente della Scuola di Cultura cattolica, Scalco, tiene da molto tempo contatti diretti e importanti.
Quando nel \’92 il cardinale venne in città per ricevere il premio assegnatogli dalla Scuola, era sindaco Gianni Tasca: «Ricordo – commenta l\’ex primo cittadino – una persona d\’alto profilo, molto umile. L\’ho incontrato per poco tempo, circa mezz\’ora in municipio. Ho provato una grande emozione quando è stato fatto il suo nome come successore di Pietro. Auguro al Papa l\’aiuto dello Spirito santo per l\’importante impegno che era stato portato avanti, fino a pochi giorni fa, da un grande pontefice».
Riteneva che il cardinale Ratzinger potesse essere scelto per la più alta carica della Chiesa?
«Era tra i papabili, e la sua elezione possibile. Il nuovo pontefice ha profonda cultura e spiritualità. È anche molto umile. Ritengo che la sua nuova carica rappresenti motivo di grande orgoglio per Bassano».
Gianni Tasca incontrò Papa Giovanni Paolo II, in sala Nervi, in occasione della beatificazione di Elisabetta Vendramini. L\’ex sindaco ebbe modo di avvicinare il pontefice polacco in occasione della sua visita a Vicenza. Con Tasca c\’erano, quel giorno, numerosi altri sindaci del comprensorio bassanese.
La città ha salutato l\’elezione del Papa con il suono delle campane, che si è levato dalle diverse chiese