Promozione in Prima Categoria per la Prima Squadra, vittoria del Campionato Locale per gli Juniores, promozione in Prima Divisione per la Seconda Divisione Femminile, promozione al Campionato Under 20 per l’Under 18, promozione in Seconda Divisione per l’Under 16. Questo il ricco palmares dell’annata sportiva 2011/2012 dell’A.S.D. S. Croce Sezione Calcio e Pallavolo. Una stagione da incorniciare, altro che “zero tituli” per dirla alla Josè Mourinho. In questi giorni di Olimpiadi londinesi rivedo negli occhi degli atleti azzurri del fioretto a squadre la stessa gioia di quelli biancoverdi di qualche mese fa. Una gioia che porta con sé i ricordi di qualche annata meno felice di questa, di sofferenze, di piccoli e grandi sacrifici ma soprattutto di sorrisi e di amicizie vere.
Il minimo comune denominatore di questi cinque grandi successi è la forza del gruppo. Un gruppo dentro e fuori dai campi di allenamento e dalle palestre che si è formato nelle taverne, nei ritiri a Fiera di Primiero e a Monaco di Baviera anche grazie alla priorità che si sono dati i dirigenti Egidio Zilio, Simone Fietta, Matteo Artuso, Mariangela Bertoncello, Anna Beraldin nell’attenzione alla persona e a suoi bisogni prima di tutto.
Un altro aspetto determinante per la buona riuscita della stagione è la professionalità dei tecnici Giancarlo Citton, Fabio Mariotto, Nicola Sartore, Mauro Lorenzon, Gianpietro Bertoncello, Franco Poggesi, Gabriele Bizzotto, Chiara Bernardi, Paolo Dal Monte e Cristina Bizzotto, veri e propri esempi di presenza, puntualità e dedizione. Alla base di tutto poi c’è una società sana con dei valori guidata da un presidente alla prima esperienza, Giovanni Meneghetti, ed uno in scadenza di mandato, Nadia Baggio, con storie diverse ma obiettivi e programmi comuni. Non ci sarebbe stata alcuna vittoria senza lo straordinario supporto dei ragazzi del settore giovanile pronti a macinare chilometri per sostenere ed urlare per i loro beniamini nelle trasferte più lontane scendendo idealmente con loro in campo con la casacca biancoverde.
Nell’anno del 50° del Comune dei Giovani e del 100° dalla sua nascita mi piace immaginare il don Didimo sportivo (che aspettava i risultati di calcio in chiesa o in canonica e che si divertiva a giocare a pallavolo in campeggio con la sua lunga veste nera) tifare per le sue squadre dall’alto. Non sarà facile ripetere una serie di imprese come quelle di quest’anno, ma vedere i piccoli atleti della società sportiva imitare le punizioni dell’attaccante della Prima Squadra e i bagher del libero della Prima Divisone con la passione e l’innocenza che è sola dei bambini, infonde tanta speranza.