Il Comune dei Giovani volta pagina. Titola così Il Giornale di Vicenza in questo articolo uscito ieri, parlando del rinnovato Consiglio Direttivo del Cdg. Ecco l\’articolo completo
Il Comune dei giovani rinnova il consiglio ed elegge un nuovo sindaco che, come vuole la regola, è rigorosamente under 30. È Nicola Cerantola, 24 anni, una tesi di laurea in economia da discutere a breve, il nuovo responsabile dell\’importante associazione giovanile cittadina. Una realtà unica nel suo genere, fondata ormai quasi cinquant\’anni fa dall\’allora parroco di Santa Croce don Didimo Mantiero, che la strutturò come una piccola città nella città, con ministri e un sindaco eletti di anno in anno tra gli iscritti, tutti di età compresa tra i 15 e i 30 anni.
Fondato con l\’obiettivo di formare i ragazzi e spingerli all\’impegno verso gli altri, il Comune dei giovani è ancora oggi un\’organizzazione vitalissima non solo all\’interno del quartiere d\’origine.
Gli iscritti sono 110 ma si arriva a quota 700 se si contano tutti i teen-ager e i giovani che gravitano attorno alle società sportive e ai gruppi ricreativi o culturali collegati.
«Non mi aspettavo questa nomina – dichiara Cerantola – Per un ruolo del genere non si è mai pronti. Faccio parte del consiglio da otto anni e in questo periodo mi sono stati affidati vari ministeri Ora però le responsabilità sono maggiori».
Cosa la spaventa di questo nuovo incarico?
«In realtà non sono spaventato. Le cose da fare sono molte ma mi conforta sapere di avere al mio fianco gli altri 16 ministri e tutti gli iscritti al Comune dei Giovani».
Quali sono gli impegni del prossimo anno?
«Nel 2012 celebreremo il cinquantesimo anno di fondazione del Comune dei Giovani e il centenario della nascita di don Didimo. Esiste già un comitato per le celebrazioni e a breve sarà presentato il programma. Parteciperemo inoltre, con una mostra sulla nostra storia, al meeting di Comunione e liberazione».
Quale sarà il filo conduttore del tuo mandato di sindaco?
«Noi vorremo far conoscere anche ad altri la nostra realtà e aprirci al territorio, ma non solo. A volte ci dicono che siamo un gruppo chiuso in se stesso ma sono critiche che mi fanno sorridere. Siamo in contatto con gruppi presenti al di fuori dei confini bassanesi e in Friuli sta nascendo un\’esperienza simile alla nostra».
Più di un sindaco e di qualche assessore di Bassano proveniva dal Comune dei giovani…
«Rigettiamo l\’etichetta di associazione politicizzata: non è questo il nostro obiettivo».
Quale sarà il suo primo impegno da sindaco?
«Dovrò assegnare ad ogni eletto un ministero e non sarà facile». C.Z.
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