Intervista a Riccardo Maso, ministro della musica 2012/2013
Raccontaci i punti cardini del tuo lavoro nel Ministero.
Sulla base degli insegnamenti acquisiti negli anni del calcio, dai momenti formativi e da collaboratore e sull\’esperienza vissuta finora, il punto cardine per eccellenza su cui baso il mio operato è il Gruppo! In primis nel Consiglio e poi nel mio staff. Quando alla base c\’è una squadra unita e che si vuole bene i risultati arrivano di conseguenza.
Cosa ti ha regalato questa esperienza?
Quest\’esperienza mi ha donato molto: innanzitutto un po\’ di maturità, ma anche il coraggio di mettermi alla prova e testare le mie capacità e, in questi ultimi due anni, pure una più ampia conoscenza musicale. Sono convinto che, se vissuta pienamente, quella del Ministro sia una delle più belle esperienze che si possano fare nella vita.
Suggerimenti per il ministro che verrà.
Al Ministro che verrà posso solo consigliare di mettersi in gioco, nel senso che fare il Ministro è una sfida personale per migliorarsi e crescere e, solo se andrà a scontrarsi con i propri limiti e metterà in campo le proprie capacità, potrà far sì che questa esperienza possa fornire un bagaglio umano immenso alla sua vita. Nel ministero della musica c\’è molto ancora da fare e guai a lui/lei se si arrende alla prima difficoltà!
Cosa non è andato quest\’anno?
La musica, grazie al suo fascino, è una risorsa infinita che non deve accontentarsi. Abbiamo lavorato bene, ma c\’è ancora tanto da poter fare in questo ministero.
Ti ricandiderai? Perché?
Sì, mi ricandiderò, perché fare il Ministro è l\’espressione massima della bellezza del Comune dei Giovani e ti da modo di vivere da protagonista. Sarebbe un peccato non cogliere questa opportunità.
Dopo il grandissimo impegno messo da Riki nella musica gli incontri \”a tu per tu con..\” tornano domani.