Intervista a Jacopo Bertoncello, ministro del giornale 2012/2013
Raccontaci i punti cardini del tuo lavoro nel Ministero.
Direi prima di tutto la pazienza, perché i risultati si sono visti con calma e quindi con tempi abbastanza larghi, ma grazie alla pazienza siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo. Poi di sicuro anche la fiducia reciproca ha giocato un ruolo importante, perché eravamo in pochi e c’era necessità di appoggiarsi l’uno all’altro soprattutto perché era anche il mio primo anno da ministro. E poi crederci fino in fondo, coma abbiamo creduto noi sulla Voce dei Giovani che in questi ultimi anni era stata messa un po’ in disparte.
Cosa ti ha regalato questa esperienza?
Mi ha regalato una crescita della mia autostima personale, facendomi capire che potevo dare tanto a questo ministero. Mi ha fatto capire che posso dare qualcosa di mio, di importante.
Suggerimenti per il ministro che verrà.
Sicuramente dovrà tenere duro, perché su molte cose i risultati non si vedono in maniera immediata e non dovrà mollare mai.
Cosa non è andato quest\’anno?
Sono partito con molte aspettative e alcune volte sono rimaste solo idee campate per aria perché il Ministero aveva molti altri problemi da risolvere prima, e spesso ci siamo dati delle scadenze che non sono state assolutamente rispettate.
Ti ricandiderai? Perché?
Sì, perché dopo un primo anno di puro entusiasmo ora comincerà il bello, alla scoperta di tanti altri aspetti che forse non ho saputo cogliere. Speriamo bene!
Ringraziamo il giovane Jacopo per il grande lavoro che ha fatto quest\’anno, e vi annunciamo che da domani gli incontri \”a tu per tu con..\” raddoppiano!