Intervista ad Elisabetta Baggio, ministra del teatro 2012/2013
Raccontaci i punti cardini del tuo lavoro nel Ministero.
Direi che c\’è un unico punto cardine del mio lavoro, cioè riuscire ad avere un buon rapporto sia con le compagnie teatrali (coinvolgendo soprattutto le più giovani), ma anche con le persone più grandi, più mature che fanno parte del Consiglio del Teatro.
Cosa ti ha regalato questa esperienza?
E\’ stata un\’esperienza molto importante nel mio percorso di crescita personale. Sono contenta di averlo vissuto, perché adesso ho anche un po\’ di esperienza alle spalle e ho imparato tante cose nuove, tra cui il saper approcciarsi nella maniera giusta con le persone adulte del Consiglio del Teatro.
Suggerimenti per il ministro che verrà.
Di sicuro gli/le suggerisco di riuscire ad avere un buon e equilibrato rapporto con tutti quanti, soprattutto con i componenti del Consiglio del teatro che danno una grossa mano. Secondo me la collaborazione è la chiave per un buon lavoro da ministro/a.
Cosa non è andato quest\’anno?
Quest\’anno è filato tutto abbastanza liscio. Forse una piccola pecca è stata la parte organizzativa di inizio anno, dovuta principalmente al fatto che moltissime persone contribuiscono alla gestione di questo ministero e quindi non è stato semplice capire subito i ruoli del ministro.
Ti ricandiderai? Perché?
Si, mi ricandiderò anche l\’anno prossimo. Fare il ministro e viverne il ruolo nel modo giusto, è un\’esperienza che auguro a chiunque, che spero di rivivere perché è stata davvero importante per il mio percorso di crescita e mi auguro lo sia per tanti altri giovani. E\’ nata come una sfida per mettersi in gioco e a fine annata posso affermare di aver trovato molto più di quanto cercavo.
Ringraziamo la nostra Betta per la disponibilità che ci ha dato e vi aspettiamo domani per una nuova intervista della rubrica \”A tu per tu con…\”