Il 4° Aperitivo Storico ha trattato le annate dal 1979-80 al 1984-85.
UN\’ESPERIENZA CHE CONTINUA
Il Comune dei Giovani educa i giovani dai 15 ai 30 anni. Una volta compiuti i trentanni si esaurisce la possibilità di essere cittadini di questa realtà.
Tuttavia l\’esperienza continua in maniera personale in ognuno degli ex-cittadini: come un seme che continua a generare frutto.
Nadia Baggio, sindaco del Comune delle Giovani nell\’83, ha conosciuto il Cdg in maniera indiretta dal fidanzato e parla di un progressivo innamoramento di questa realtà:
«Io venivo da un\’altra società di pallavolo, e qui ho trovato subito un modo diverso di fare sport, con un\’attenzione diversa alla persona.
I giovani qui hanno la fortuna di essere responsabili e di essere di traino per un gruppo di giovani.
[…] Non mi sembra quasi di esserne uscita. (oggi Nadia è presidente dell\’Asd Pallavolo Santa Croce ndr)»
Mara Dal Bianco, sindaco del Comune delle Giovani nell\’81, ricorda invece come rimase colpita subito dal modo che c\’era di relazionarsi tra giovani e adulti: un trattamento alla pari.
Sindaco del Comune dei Giovani nell\’81 è invece Gianpaolo Bizzotto, noto ai più come sindaco del comune di Bassano del Grappa dal 1999 al 2009. La sua esperienza nel Consiglio Direttivo del Cdg è finita anzitempo, all\’età di 29 anni, perché cominciò l\’incarico di consigliere comunale a Bassano.
A 29 anni sono diventato consigliere comunale e mi son tolto dal Cdg, perché si è sempre cercato di tenere separata nel Cdg l\’educazione sociopolitica dal partitismo. Ho avuto questa grande fortuna – ed è un augurio che faccio a tutti i giovani – di poter vivere l\’esperienza della politica.
e continua «Per me l\’esperienza del cdg, seppure sia una realtà molto più piccola, è stata fondamentale. […] Dal Cdg ho imparato a servire con tutto me stesso, con tutta la persona, l\’intelligenza e i propri limiti, non un bene che è strumentale, ma il Bene Comune, cercando di avvantaggiare tutta la città. Nel Cdg si impara che il servizio si fa a tutti. Se parti da queste basi servi la città con questi principi, altrimenti è facile confondere il bene comune come il bene proprio.
La realtà del Cdg non è la migliore. E\’ una bellissima realtà, siamo come tanti altri, ma abbiamo valore aggiunto, veramente notevole, del carisma di don Didimo Mantiero.
IL RUOLO DEI GIOVANI
Franco Battaglia ha poi sottolineato uno dei rischi che corre il Cdg adesso che don Didimo non c\’è più:
Le due mani non sono solo un\’immagine: sono una realtà!
Si parlava di come continua l\’esperienza del cdg anche dopo i 30 anni. «Ci siamo sempre messi al totale servizio dei giovani. Da adulto vedo che nel tempo si è un po\’ spostato questo nostro essere al servizio: il rischio è questo. […] Non deve essere scavalcato il ruolo primario del ministro e non deve essere scavalcato il Consiglio Direttivo.»
Il Cdg è dei giovani e per i giovani.
LA SCUOLA DI CULTURA CATTOLICA
Nel 1981 venne fondata la Scuola di Cultura Cattolica.
E\’ nata come naturale conseguenza del venir meno del messaggio culturale di don Didimo.
Quando capisci che qualcosa ti ha cambiato la vita, senti l\’esigenza naturale di continuare a testimoniare
In questo fondamentale per la nascita di questa Scuola di Cultura Cattolica è stato il professor Morra («è stato come un grande faro»).
«La Scuola prima organizzava moltissimi incontri: oggi si continua soprattutto con gli incontri del lunedì sera. Il Premio è una finestra verso l\’esterno, ma la formazione vera viene fatta il lunedì ai momenti formativi.»
LA BIBLIOTECA
Nell\’84 appare per la prima volta come responsabilità di un ministero la cura degli spazi e dei libri della biblioteca. Se ne prende cura per il primo anno Michele Fantinato:
«La cultura se è vera è testimonianza di umanità. E\’ per questo che la cultura ha anche problematiche di spazi.»
Don Didimo ai giovani del Cdg lasciava in eredità una ricchissima biblioteca. La biblioteca si trovava nell\’Oratorio Parrocchiale: davanti all\’aula magna c\’erano due stanze, la prima teneva la biblioteca, la seconda era la stanza dove veniva fatto il giornale.
«La gente passava per la biblioteca per andare a fare il giornale. C\’era una sorta di eterna lotta tra questi ministeri. C\’era affezione ai libri: si temeva sempre che qualcuno passando portasse via qualche volume.»
Ma ripetevamo \”Se qualcuno ruba un libro, magari lo legge\”. E\’ un investimento! C\’era sia gelosia, ma anche molta voglia di diffondere la cultura. Nel Cdg abbiamo sempre avuto più affezione alle persone che alle cose.
Abbiamo diviso gli appunti della serata in diversi spezzoni. Domani esce la seconda parte di questo 4° Aperitivo Storico.
Cogliamo l\’occasione per ricordare l\’appuntamento del 5° Aperitivo Storico, previsto per domenica 25 marzo 2012, sempre presso la palestrina del Calcio Santa Croce, negli Impianti Sportivi di via cà Dolfin 60.